Da piccolo mio nonno allevava colombi e non tanto spesso, ma qualche volta, sulla nostra tavola c’è stato anche il piatto unico con riso, verdure e piccioni cotti. Questo piatto era chiamato bomba di riso ed era una specialità dell’Emilia, a me sinceramente non è mai piaciuta, e per fortuna, come ho detto, l’ho potuta assaggiare in alcune occasioni, ma non era una pietanza comune a casa nostra.
Le bombe fritte sono specialità da me preferite e si fanno con pasta dolce e ripieno di crema. La bomba fritta da noi è maggiormente conosciuto come bombolone, ed è facile trovarlo nelle pasticcerie e nei bar per colazione.
In Emilia Romagna purtroppo da qualche anno a questa parte, però, sono diventate maggiormente di moda le bombe d’acqua, e per questo mi viene da chiedermi i motivi di questa ascesa.
Qui in Emilia, ma soprattutto in Romagna, da circa una decina di anni abbiamo subito diversi episodi di moti piovosi molto intensi, che per diversi motivi hanno creato danni materiali, ma non solo, alla popolazione civile. Due allevatori di labrador che conosco hanno dovuto spostare i propri cani per settimane in più di un’occasione, e in un caso non è più stato possibile ricostruire il tutto.
Per Bombe d’acqua intendo proprio questo: un fenomeno che in una prima e disattenta apparenza ha tutti i crismi per sembrare naturale, ma che poi, per diversi motivi indotti (quindi causati dall’uomo), provoca danni equiparabili a bombe vere e proprie.
Per iniziare voglio precisare che l’acqua è un elemento naturale che è il fondamento essenziale della vita; in questo sito internet puoi trovare diversi elogi a questo elemento, ho dedicato anche una raccolta di foto all’interno del mio portfolio. L’acqua però, in determinate condizioni può diventare anche fautrice di distruzione e di morte e se troveremo indizi, o prove che porteranno a pensare che queste bombe d’acqua sono state causate non da eventi naturali, ma da piani ben congegnati, dovremo ammettere che i fautori sono dei veri e propri geni del male.
Bombe d’acqua in Emilia Romagna: come si sono verificate?
Fortunatamente non ho subito danni da questi eventi, ma ho seguito diverse vicende di amici e conoscenti che sono stati coinvolti. Alcuni di essi hanno perso tutto in poche ore, ma fortunatamente non hanno subito danni alla propria persona. Purtroppo però sono stati diversi i morti nei diversi fenomeni intervenuti negli anni.
I vari media, o le discussioni che ho seguito o ho avuto modo di ascoltare nei giorni degli accadimenti, hanno tutte mostrato un grosso limite comune per la comprensione del fenomeno.
Questo limite sta nel voler ad ogni costo trovare una causa unica e chiara, ben definita all’evento. C’è chi se la prendeva con la manutenzione dei fossi, c’è chi delineava l’apertura di alcune dighe in momenti inopportuni, c’è chi lamentava della pioggia incessante da diversi giorni e così via. Banale inoltre far presente che la politica in generale cerca ad ogni costo di voler dare una spiegazione del fenomeno imputando la responsabilità al clima ed in particolare al cambiamento climatico. Allo stesso modo ho trovato che le vicende di Valencia siano state trattate mediaticamente in modo da portare a credere al fenomeno naturale di grossa portata (per pestare ancora i piedi sul cambiamento climatico).
Questi ragionamenti diventano possibili in entrambi i casi solamente perché non si va ad analizzare in modo dettagliato il fenomeno, andando a comprendere che si tratta di un evento causato da di versi fattori che hanno “tirato” tutti verso una stessa direzione.
Quindi la mia risposta alla domanda “come si sono verificate le bombe d’acqua è appunto“: si sono verificate perché in modo multifattoriale diversi elementi hanno contribuito a creare le bombe d’acqua con effetti distruttivi e mortiferi.
Quali sono i diversi fattori che hanno creato il fenomeno bombe d’acqua?
In questa parte vedremo di indicare quelli che sono i diversi fattori che hanno contribuito.
Per semplicità di trattazione non alimento un dibattito su questi punti, puoi facilmente verificarne la veridicità facendo una piccola ricerca.
1- Pulizia dei torrenti e dei tombini stradali
Come prima causa (in ordine sparso) cito proprio la mancata pulizia e manutenzione degli argini dei fiumi, dei fossi e della pulizia dei tombini. Tutte queste attività che anni fa venivano svolte in modo regolare oggi sono state completamente abbandonate, o ridotte in modo drastico. Sono tantissimi gli esempi da riportare sia nel caso dei tombini che nel caso dei fiumi.
La responsabilità dell’esecuzione di questi lavori va indicata nelle Amministrazioni locali competenti.
2 – Costruzione di abitazioni, fabbricati e vere e proprie città in luoghi golenali o comunque soggette ad accumulo d’acqua.
Altra causa va ricercata nel fatto che ci sia stata una sconsiderata modalità di pianificazione edilizia, in luoghi che sono stati raggiunti facilmente dalle piene torrentizie.
La responsabilità dei piani regolatori va indicata nelle amministrazioni locali competenti.
3 – gestione di dighe e regolazione del flusso d’acqua
In diversi casi il flusso d’acqua di alcuni torrenti è stato incrementato notevolmente dall’apertura sconsiderata di alcune dighe che hanno tracimato per questo motivo.
La decisione di aprire o meno questi rubinetti aggiuntivi va indicata nelle amministrazioni locali competenti.
4 – mancata costruzione di argini e di laghi di contenimento
La Regione ER negli ultimi anni disponeva di ingenti somme di denaro che avrebbe dovuto impiegare per la costruzione di diversi invasi e laghetti artificiali con la funzione di mitigare proprio questi eventi. La Regione non ha utilizzato tutti i fondi e non ha costruito le opere che erano state previste e per cui erano stati stanziati questi denari.
Responsabilità: Amministrazione competente.
5 – corruzione
L’Agenzia AIPO che dovrebbe essere deputata a curare le tematiche relative ai fiumi in Emilia Romagna negli ultimi anni è stata soggetta a episodi di corruzione che hanno portato a dei lavori pagati molto di più e malfatti.
Link articolo: Soldi, casse di champagne e culatello per assegnare gli appalti di Aipo.
6 – blocco della piovosità con la creazione di scie chimiche dedicate a questo scopo
Negli ultimi anni abbiamo assistito a questo tipo di manipolazione del clima, che è anche il più frequente. Queste particolari scie chimiche non fanno altro che oscurare il cielo e indurre una cappa sotto alle stesse, inoltre se ci sono nubi fanno sì che le nubi non rilascino precipitazioni. Ho monitorato personalmente per diversi anni questo fenomeno e trovi alcune foto qui.
In questo modo si ottiene l’ulteriore risultato di caricare l’atmosfera di grandi quantità di acqua perché queste a queste nubi per diversi mesi non si consente di rilasciare l’acqua.
Le attività di geoingengeria sono seguite a livello sovranazionale dalla comunità europea e a livello militare.
7 – induzione di piovosità intensiva con il rilascio di sostanze chimiche adeguate sulle nubi stesse.
Una volta caricata la bomba siamo arrivati al momento dell’innesco. Dopo aver accumulato moltissima acqua in cielo mantenendo le nuvole piene d’acqua per diversi mesi, ecco che si scelgono i momenti migliori per farle scaricare tutte in una volta.
In diverse occasioni sono stati visti aerei che hanno seguito un percorso strano e funzionale a questo tipo di risultato.
Le attività di geoingengeria sono seguite a livello sovranazionale dalla comunità europea e a livello militare.
8 – Utilizzo di mezzi elettromagnetici
A Valencia e in occasione di altre inondazioni è stata vista una nave che visibilmente ha dei congegni elettromagnetici. Prima di queste inondazioni sono state filmate scariche elettriche e il cielo tutt’altro che naturale. In questo modo la bomba d’acqua può essere concentrata in un territorio ben delineato e circoscritto, proprio come è avvenuto in ER e a Valencia. Anche in Romagna riferiscono: Durante l’alluvione, ad un certo punto, dopo due ore che pioveva, si sono sentiti due tuoni fragorosi da temporale estivo con lampi lucentissimi.In 50 anni di vita non ho mai sentito nulla di simile nè per violenza nè per tempistica. Sembrava di essere ad Agosto. E invece siamo alla fine di Ottobre. A.T.
Le attività di geoingengeria sono seguite a livello sovranazionale e questo tipo di tecnologia deve essere per forza gestita a livello militare.
Conclusioni sulle bombe d’acqua
Come si legge in quanto ho scritto le bombe d’acqua sono un fenomeno ben preciso che ha motivazioni multifattoriali che vanno ricercate tutte in enti governativi nazionali sovranazionali e militari. E’ ovvio che tutte queste amministrazioni negheranno in ogni modo questa visione delle cose, ma a me sembra il più logico e attinente alla realtà. Per i fact cecker e per il pensiero unico indotto dalla propaganda è più “logico” dare la colpa al cambiamento climatico e colpevolizzare la nonnina che utilizza una vecchia auto a diesel.
La loro tecnica è quella dell’illusionista che mentre fa il suo giochetto ti induce a guardare da un’altra parte.
La trovo molto calzante la metafora dello spettacolo di illusionismo: ai bambini viene detto andiamo a vedere un mago che fa delle magie; i bambini rimangono esterefatti e credono proprio che si tratti di magia. Le persone adulte invece assistono allo spettacolo e cercano di trovare il trucco. Non importa se comprendi al 100% il trucco, la cosa importante è sapere che il trucco c’è e che l’illusionista lo gestisce nel corso di tutto lo spettacolo. Per le bombe d’acqua non è importante aver capito al 100% il trucco, la cosa importante è dirsi: il trucco c’è e qualcuno lo gestisce, cerchiamo ora di scoprire tutte le fila dell’inganno.
Anche Red Ronnie successivamente al mio primo lancio online di questo articolo ha pubblicato un servizio (di alcune ore successivo) che puoi guardare per guardare i video e renderti conto della serietà del problema; tuttavia preciso che a differenza di Red Ronnie non credo che chiedere di risolvere il problema ai politici che lo hanno creato possa essere una soluzione; è importante invece condividere queste informazioni ad un numero importante di persone e per questo ogni contribuito è fondamentale, quindi grazie anche a RedR.
In molti altri casi abbiamo assistito ad eventi multifattoriali che hanno causato danno di salute ed economico alla nostra terra e alla popolazione italiana come ho indicato nel mio precedente articolo. Tuttavia con le bombe d’acqua si alza ulteriormente l’asticina del conflitto in quanto si crea danno di proposito senza fare leva in nessun modo sul libero arbitrio della gente coinvolta.
Se ci pensiamo bene però, un po’ di libero arbitrio c’è ancora: alle prossime elezioni, fai come me, stai a casa, non dare il consenso a questo manipolo di criminali o nel migliore dei casi di gente poco cosciente.