Io sono abbastanza! La più grande malattia che affligge l’umanità

Il tema di questo breve articolo da una lato è così semplice da potersi riassumere in una frase: io sono abbastanza! o in Inglese: I’m enough! Al tempo stesso questo stesso tema è così ampio e profondo da aver interessato l’intera carriera di una delle più famose psicoterapiste del pianeta. Anche io ho iniziato a interessarmene più di cinque anni fa, ma non posso ritenermi arrivato! Buona lettura!

Una parte importante dell’amore verso sé stessi è strettamente connesso a questa frase:

  • “IO SONO ABBASTANZA!” o in inglese: “I’m enough!”

Spesso non amiamo noi stessi semplicemente perché siamo convinti di non essere abbastanza; la mancanza di amor proprio, oltre a limitare il benessere personale nella maggior parte dei casi porta alla distruzione dei rapporti interpersonali.

I am enough, io sono abbastanza la frase di Marisa Peer

Marisa Peer una ipnoterapista internazionale, si è specializzata su questa particolare convinzione e questo le ha permesso di lavorare per molte persone famose: dalle star di Hollywood ai membri della famiglia reale, tra cui anche la Principessa Diana.

Marisa, durante un suo discorso in occasione di uno dei suoi seminari con presenti diverse persone famose ha parlato del comune denominatore di tutte le questioni emotive (secondo il suo punto di vista): anche le questioni emotive più articolate e complesse secondo questa sua visione si possono tutte ricondurre a questo singolo concetto: “io sono abbastanza”.

Il seminario di cui parliamo è stato registrato ed è disponibile online, per trovarlo si può cercare: The Biggest Disease Affecting Humanity: I’m Not Enough.

L’esempio più famoso di Marisa Peer per il suo “io sono abbastanza”

Marisa nel seminario parla di un esempio che può riassumerli tutti: una star di Hollywood l’aveva contattata perché aveva diversi problemi relazionali. Questo attore aveva un carattere molto scontroso. Il suo modo di fare era talmente odioso a tutti che ormai non riusciva più ad andare d’accordo con i colleghi di lavoro, attori e registi, praticamente con nessuno.

Pensate che il giorno del loro primo incontro, era stato detto a Marisa di non parcheggiare la sua macchina vicino alla sua perché le persone con una macchina semplice e non lussuosa lo facevano imbestialire.

Il primo incontro tra la star di Holliwood e la più famosa psicoterapista

Marisa l’ha incontrato e tutto quello che le avevano detto su di lui era vero: quell’attore era davvero insopportabile e disgustoso. Marisa ha poi scoperto che aveva avuto un padre molto severo con lui, tanto che fin da piccolo gli aveva fatto credere di non essere abbastanza. Tutto questo ovviamente ha avuto delle pesanti conseguenze durante la sua crescita e nella sua attuale vita.

Questa sua convinzione aveva fatto sì che tutti i suoi rapporti amorosi finissero malamente. Il suo bisogno di dimostrare il suo valore agli altri inoltre aveva fatto sì che sperperasse la maggior parte del suo patrimonio in macchine costose; tutte le sue amicizie erano compromesse perché fino a quel giorno si era sempre comportato male con le persone intorno a lui. Marisa ha cominciato a fa domande e a valutare il suo caso; è infine arrivata ad una conclusione dicendogli che c’era una cosa molto semplice che doveva fare che avrebbe completamente trasformato la sua vita.

Come Marisa Peer trova soluzione nel “io sono abbastanza”

Marisa gli ha fornito la soluzione che cercava. Ha preso un rossetto e ha scritto sul suo specchio: “Io sono abbastanza” aggiungendo che avrebbe dovuto fare la stessa cosa su ogni specchio di casa sua. Per trenta giorni non avrebbe dovuto cancellare la frase. Era obbligato a mantenerla sullo specchio e a leggerla. trenta giorni dopo, si sono incontrati di nuovo e l’attore era davvero cambiato. Diversi mesi dopo, Marisa l’ha visto camminare per la strada e mentre si avvicinava a lei ha cominciato a spogliarsi, dicendo che aveva perso tutti i chili in eccesso perché aveva finalmente capito di bastare a sé stesso. Aveva cambiato la sua macchina con una più semplice, era andato in vacanza e per la prima volta nella sua vita si sentiva in pace e a suo agio con sé stesso. La sua intera carriera era cambiata, e così anche il modo in cui lavorava con le persone.

Aveva iniziato una sana relazione, la sua salute era migliorata perché sentiva di essere abbastanza.

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I benefici effetti dell’io sono abbastanza

Dopo aver ascoltato questa storia nel seminario di Marisa Peer, le persone hanno iniziato a scrivere quella frase sui loro specchi e a condividerla sui social network.

Lisa Van Ahn, che è stata campionessa di Kickboxing degli Stati Uniti, è stata particolarmente colpita da questo argomento e anche lei ha scritto sul suo specchio la frase “io sono abbastanza”. Lisa racconta che nella vita non aveva mai avuto la sensazione di bastare a sé stessa e che si era sempre sentita a disagio nell’essere fotografata. Non si sentiva bella. Dopo il discorso di Marisa, per la prima volta, Lisa Van Ahn, campionessa di kickboxing degli Stati Uniti, si è sentita a suo agio nell’essere fotografata.

L’autrice Mia Koning, anche lei presente a questo seminario ha scritto sul suo specchio la frase “io sono abbastanza” e l’ha condivisa con gli altri. Lisa Nicols, la famosa scrittrice, l’ha scritto su Facebook. Una donna di nome Astuti, dell’Indonesia, diffonde questo messaggio suonando in una band di cui è leader. Zahid Rahman che gestisce un’incredibile attività no-profit a Londra, condivide il messaggio leggermente modificato: “io sono abbastanza e sono perfetto come sono”.

Sono tutte persone meravigliose: campioni dello sport ed autori di grande fama. Anche loro, come in molti, in un certo momento della propria vita hanno avuto la sensazione di non bastare a sé stessi. Se anche tu ti sei sentito in questo modo, sappi che non sei solo. Dalle star di Hollywood ai membri della famiglia reale, tutti hanno provato questa sensazione.

Altre prove dei benefici effetti dell’io sono abbastanza

Colui che mi ha raccontato per la prima volta questa storia nel 2015, in un corso di crescita personale, Vishen Lackiani, CEO di Mindvalley e autore di bestsellers conclude con un aneddoto personale.

Vishen sostiene: mi sono reso conto che molte delle cose che ho fatto le ho fatte perché pensavo di non valere abbastanza e il motivo era che dovevo dimostrare agli altri ciò che ero in grado di fare.

Così tempo addietro aveva partecipato ad un seminario di Tony Robbins, nel quale dovevano fare un esercizio. Prosegue così: dovevamo scrivere su un foglio la domanda più ricorrente che facevamo a noi stessi. La mia è stata questa: come posso dimostrare ciò che valgo? Se raggiungo un certo obiettivo, dimostrerò agli altri quanto sono importante? Questo è successo molti anni fa e in quel momento mi sono reso conto che molto del mio successo l’avevo ottenuto perché avevo cercato di mettermi alla prova, perché dentro di me sentivo di non essere abbastanza.

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Conclusioni sull’insegnamento di Marisa Peer famosa psicoterapista

È una sensazione che provano in molti e che porta le persone a voler far sempre di più nella vita: per questo la gente di successo ne soffre maggiormente. Non sentirsi abbastanza se da un lato può essere uno stimolo a fare sempre di più dall’altro conduce a vivere una perenne insoddisfazione.

Nel momento in cui si riesce a guarire e ci si rende conto di quanto si vale ed è possibile bastare a sé stessi i livelli di felicità potranno aumentare in modo automatico e vertiginosamente.

Per questo è importante ricordarsi: “io sono abbastanza!”.

Se vuoi approfondire l’argomento in sessioni di coaching dedicate puoi contattarmi.

Fonti:

//www.mindvalley.com/

//challenge.marisapeer.com/abundance/

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